Lunedì 29 Novembre: Proiezione del film L’inferno (1911) diretto da Francesco Bertolini

Evento a numero chiuso.

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Tra novembre e dicembre è in programma la  XII edizione del Festival Zipoli, dedicato al più importante musicista pratese della storia: il gesuita Domenico Zipoli (1688 – 1726), molto conosciuto anche per essere stato il compositore più apprezzato nel Sud America in epoca barocca. Lo spettacolo di apertura si svolge in San Francesco, dove si trova un bellissimo organo che è stato ripulito e rimesso in piena funzionalità dal Rotary nel 2019. 

Accanto a Zipoli verrà celebrato un altro grande toscano: Dante Alighieri. 

Lunedì 29 novembre Sarà infatti proiettato il film muto L’Inferno girato da Francesco Bertolini nel 1911, le cui scene sono ispirate alle celebri illustrazioni che Gustav Doré realizzò per la Commedia dantesca. 

In questa occasione la proiezione sarà accompagnata dalla colonna sonora realizzata all’organo (secondo la prassi dell’epoca) da un organista specializzato in questo tipo di performances, lo spezzino Ferruccio Bartoletti, utilizzando anche temi tratti dalle Sonate di Zipoli. 

La solenne voce dell’organo renderà piena giustizia alla grandiosità delle scene del film, coinvolgendo il pubblico in un’affascinante esperienza sinestesica.

Inferno: un film “colossale”

Il primo marzo 1911 viene allestita al prestigioso Teatro Mercadante di Napoli la prima proiezione pubblica de Inferno, trasposizione cinematografica della prima cantica della Divina Commedia. L’entusiasmo per il film è unanime e coinvolge anche gli esimi letterati e intellettuali presenti in sala: da Benedetto Croce a Roberto Bracco a Matilde Serao. Inferno, realizzato per la Milano Films dalla triade Padovan – Bertolini – De Liguoro, segna il passo decisivo in quel percorso di legittimazione culturale dello spettacolo cinematografico già avviato da qualche anno dalle maggiori case di produzione e accelerato con la fondazione nel 1908 della francese Film d’Art e, un anno più tardi, della sua “consorella” italiana F.A.I. Sono necessari quasi due anni per il completamento dell’opera, con un esborso finanziario senza precedenti: all’epoca si parla della stratosferica cifra di un milione di lire. Il risultato però è oltre ogni aspettativa: l’Inferno dantesco si materializza sugli schermi dei cinematografi tanto che la già citata Matilde Serao non esiterà ad accostare il film all’opera del più celebre illustratore dell’opera di Dante, Gustave Dorè, certamente modello iconografico di riferimento dei realizzatori de Inferno. La perizia nella costruzione formale del film e il rigore filologico nella trasposizione del poema si devono principalmente ad uno dei tre co-realizzatori, Aldolfo Padovan, esimio dantista e già collaboratore della prestigiosa casa editrice Hoepli. Il valore culturale del film è immediatamente testimoniato dall’interessamento della Società Dante Alighieri, la prestigiosa associazione istituita a difesa della lingua e della letteratura italiane, che promuoverà il film, organizzando a suo patrocinio le sontuose “prime” de Inferno nei più celebri teatri italiani. Il film, magistralmente lanciato con una capillare campagna promozionale dal distributore Gustavo Lombardo, otterrà un successo commerciale straordinario non solo in Italia, ma anche all’estero, con una diffusione sul mercato statunitense che nessun film italiano aveva mai conosciuto prima.

(Italia/1911) di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan, Giuseppe De Liguoro (66’)
Sog.: dalla prima cantica della Commedia di Dante Alighieri; F.: Emilio Roncarolo; Scgf.: Sandro Properzi, Francesco Bertolini; Cost.: Raffaele Caravaglios; Int.: Salvatore Papa (Dante Alighieri), Arturo Pirovano (Virgilio), Giuseppe De Liguoro (Farinata/Pier Delle Vigne/Conte Ugolino), Attilio Motta, Emilise Beretta, A. Milla (Lucifero)
Prod.: Milano Films
Da: Cineteca di Bologna
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