Lettera del Presidente Rossi Aprile 2020

Cari Amici Rotariani,
ad essere sincero ho difficoltà a scrivere questa lettera.
Più volte ho iniziato e poi mi sono fermato non sapendo come descrivere il momento che stiamo vivendo: cercare di comprendere come sia possibile vivere «ai tempi» di un’epidemia, quali testimoni involontari delle sofferenze umane, desiderosi di aiutare i più bisognosi e coscienti dei rischi di contagio.

In questo periodo così difficile, in cui viviamo momenti di paura e di angoscia causati da un virus che sta bloccando non solo l’Italia ma tutto il mondo facendo migliaia di morti, mettendo a dura prova le strutture sanitarie, bloccando l’economia, impedendo in molti paesi la possibilità della libera circolazione per motivi di sicurezza, con il dolore che ci circonda di chi è stato colpito dalla perdita dei propri cari, non è semplice trovare le parole.

Però in questi momenti le parole creano vicinanza, connessione e sostegno e spero con queste brevi righe di trasmettere a tutti la vicinanza e la solidarietà che il Rotary e in particolare il Rotary Club Prato, in questo particolare periodo ha cercato di portare, oltre che tra noi, nei confronti della propria città di Prato.

Cercando di essere vicino e sostenendo la struttura sanitaria, i medici, gli infermieri, gli operatori tutti, che con dedizione stanno affrontando ogni giorno questa malattia per la cura delle tante persone colpite. La salute ai tempi del coronavirus richiede di concentrarsi sulle relazioni tra professionisti del settore sanitario e pazienti, contenendo l’infezione e mitigandone gli effetti. Per questo il Governo, le Regioni e i Comuni hanno ritenuto necessario intervenire sul territorio con misure di salute pubblica, volte a contenere e a mitigare la diffusione dell’infezione e la gravità delle sue conseguenze. La quarantena – scelta autonomamente o imposta –, come pure la riduzione degli spostamenti, la cancellazione di voli e di eventi e l’isolamento di città e regioni, sono esempi di interventi di salute pubblica per affrontare l’emergenza.

Per combattere la pandemia il Governo ha altresì emesso un decreto che ha sospeso tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle fondamentali. Nel nostro caso, per Prato, in base ai dati di Confindustria sono rimaste aperte meno del 15% delle aziende. Tutto ciò aggiunge alla sofferenza della malattia anche un rischio di disagio economico a livello sociale importantissimo, ove il sistema produttivo/commerciale non sia in condizione di riaprire al più presto.

Per questi motivi non potevamo non avere particolare attenzione anche alle persone e famiglie in difficoltà economica il cui numero a causa del fermo delle attività è in crescita e che necessitano di maggiore aiuto e protezione: uomini, donne e madri, bambini, ma anche persone anziane, sole, indigenti e in difficoltà. (ricordo che il mese di aprile viene da Rotary dedicato alla salute materna ed infantile e di solito ci vengono alla mente i paesi del terzo mondo ma che in realtà attiene ancora ai paesi più avanzati e più civili).

Le conseguenze di questo terribile virus non fa distinzioni e ci coinvolge tutti e proprio per questo non possiamo certamente esimerci dal far sentire la nostra vicinanza e solidarietà. Cito parole che in questo momento hanno grande significato e che ben rappresentano quanto sta accadendo; sono parole di Papa Francesco:“Ci siamo trovati impauriti e smarriti, siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa, ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati ma allo stesso tempo importanti e necessari.”

Stiamo vivendo questo tempo di avvicinamento alla Pasqua in maniera particolare con restrizioni e limitazioni per evitare l’allargarsi del contagio, con un’accentuazione delle sue specificità come la rinuncia, la privazione e il sacrificio.

Eppure non è solo questo perché il periodo che stiamo vivendo ci ha però permesso di dedicare più tempo alle nostre famiglie, i pranzi feriali, di solito consumati ognuno in un luogo o in un tempo diverso, tornano ad essere in comune. I ragazzi sono a casa da scuola e – dopo i primi giorni di euforia –cominciano a sentirne la mancanza.

Abbiamo scoperto o meglio approfondito l’uso di moderne tecnologie di comunicazione sia nel lavoro che in famiglia e anche come Rotary Club. Esse possono assumere maggiormente funzioni positive, ovvero quelle di mettere in comunicazione le persone fra loro, non per evadere dalla vita reale ma per sopperire alla possibilità di vedersi e frequentarsi fisicamente e tutto questo rimarrà anche dopo il coronavirus.

Quando il Paese uscirà dalle costrizioni in cui siamo si tirerà le somme dei risultati raggiunti, ma ciò non coinciderà con la fine dell’emergenza, perché bisognerà attendere la sconfitta dell’epidemia: non abbassare la guardia sarà la nuova parola d’ordine per non inficiare i risultati raggiunti.

Il Paese ha fatto una scelta importante, quella di preservare, il più possibile, il capitale umano, ma bisogna al contempo preservare anche sistema economico e del lavoro che è altrettanto importante nella vita dell’uomo.

Lavorare è importante per tutti, ogni persona trova nel lavoro un aiuto a vivere su questa terra cogliendone un senso profondo. Solo chi ha sperimentato la mancanza di lavoro e l’incertezza del futuro riesce a comprendere pienamente perché senza un’occupazione rischia di evaporare il sapore dei giorni. Il lavoro non è solo fonte di reddito ma anche elemento che circonda la vita dell’essere umano e la completa.

Come ben sapete in questo ultimo mese, l’emergenza italiana del Coronavirus, che ha richiesto l’immediata trasformazione delle abitudini di tutti, ha anche modificato il modo con cui il Rotary svolgeva il percorso e le attività a sostegno della comunità. E’ infatti ormai un mese che non ci vediamo alle settimanali conviviali e nell’ottica che prima esponevo si è cercato di sostituire alla presenza fisica l’uso dei moderni mezzi di comunicazione e tecnologie per parlare fra noi ed incontrarsi in video conferenza.

Devo riconoscere che l’esperimento è stato molto positivo ed è nostra intenzione continuare ad usarlo e riproporlo.

Passo adesso a rappresentarvi come si è mosso il Rotary Club Prato non potendo rimanere insensibile nel vedere come moltissime persone, imprese e associazioni si sono mobilitate per sostenere il sistema sanitario duramente messo alla prova dall’emergenza Coronavirus.

Gli ospedali sono al collasso e proseguono le iniziative per sostenere il personale sanitario, che lavora presso Ospedali, pronti soccorso, 118 con orari inimmaginabili, il tutto spesso accompagnato da mancanza di materiali quali respiratori, camici, tute, mascherine.

Il Rotary Prato ha quindi ritenuto di partecipare a questa gara di solidarietà con varie iniziative a favore dell’Ospedale di Prato, ma anche di altre associazioni sanitarie e di assistenza alle persone che operano sul territorio.

Vi riporto di seguito sia le iniziative e i service già conclusi che quelli che sono in corso avendo già deciso gli stanziamenti ma il cui iter non si è ancora completato:

– Il Rotary Prato ha aderito con grande convinzione e soddisfazione fin dalla sua nascita all’iniziativa della Spes Docet a favore principalmente dell’Ospedale di Prato, ma anche di altre associazioni sanitarie che operano sul territorio ; iniziativa nata grazie alla disponibilità di un gruppo di imprenditori che sono riusciti, coinvolgendo anche la Fondazione CR Prato, a raccogliere donazioni per acquisti di materiali da destinare all’Ospedale con risultati importantissimi. Fa piacere che per una piccola parte anche il Rotary Club Prato abbia contribuito (€ 2.500,00) al raggiungimento di questo risultato (oltre un milione raccolto da destinare ad acquisti di materiali necessari per combattere la malattia).

– Il Rotary Club Prato, coinvolgendo anche il Rotary Club Filippo Lippi, si sono attivati per acquistare materiali da donare all’Ospedale Santo Stefano di Prato. Proprio in questi giorni sono state consegnate al personale addetto n. 800 Visiere in pvc marcate CE (400 per club) da utilizzare in terapia intensiva, per fronteggiare l’emergenza Covid-19. L’investimento per ciascun club è stato di € 1.268,00

– Il Rotary Prato ha acquistato 60 uova di Pasqua per sostenere l’associazione ATT con un impegno di € 900,00=. Con l’emergenza Coronavirus le richieste di assistenza sono raddoppiate e mai come in questo periodo la casa è il luogo di cura più sicuro per i malati di tumore che sono più fragili dal punto di vista fisico e psicologico. Le 60 uova pasquali sono state a loro volta da noi donate alla Fondazione Opera Santa Rita.

– il Rotary Club Prato, con decisione unanime nella riunione in videoconferenza del 31.3.2020, ha deciso di farsi promotore di un’iniziativa per aiutare le famiglie di Prato che in questo momento cominciano a soffrire di quella che sarà l’emergenza immediatamente a seguire l’emergenza sanitaria, cioè la mancanza di beni di
sostentamento. Tanto è stato fatto per le apparecchiature ospedaliere per poter dare mezzi atti a sconfiggere il COVID19, adesso bisognerà pensare a quelle persone che potrebbero mezzi di sostegno familiare (cibo, pag. bollette etc). Quindi i soci del club si sono attivati per reperire in favore dell’EMPORIO Della Solidarietà – Caritas – Prato alimenti di vario tipo. L’Emporio è luogo di distribuzione coordinata e gratuita di generi alimentari di prima necessità, garantisce una distribuzione omogenea e uniforme alle persone nelle varie zone di riferimento. Tutto ciò utile per ridare dignità alle persone in difficoltà economica e per renderle autonome e responsabili nelle loro scelte di acquisto. L’importo che il Club Rotary Prato intende mettere a disposizione dell’iniziativa che viene seguita in prima persona dai soci rotariani è di minimo € 15.000,00. (abbiamo già proceduto all’acquisto e consegna dei primi pancali di generi alimentari)

– Il Rotary Club Prato, Rotary Filippo Lippi e il Rotary Club Vignola, che avevano aderito e promosso un progetto in Tanzania per la realizzazione di 5 depositi per l’acqua insieme a LVIA, hanno chiesto di poter stornare un 30% dei fondi originariamente previsti per l’iniziativa per destinarli all’emergenza Coronavirus Covid-19 che in questo momento sta coinvolgendo il nostro paese con migliaia di vittime e mettendo sotto stress le strutture sanitarie ed economiche del paese. Tale proposta è stata accolta. La destinazione e l’uso è ancora da definire.

Con questo credo di aver rappresentato in maniera esaustiva l’attività che il Rotary Club Prato ha svolto a favore della comunità in questo difficilissimo momento.

Chiudo questa mia lettera del mese di Aprile con l’augurio a tutti Voi di trascorre felicemente in famiglia queste feste di Pasqua, che possa rappresentare davvero la tanto desiderata rinascita dopo questa lunga attesa, e ci porti finalmente fuori da questa difficile situazione.

Con la speranza di rivederci presto, un caro saluto a tutti Voi.

Riccardo Rossi

Presidente RC Prato 2019/2020